UNA LETTERA PER LICANÌAS 2021

Una Lettera ai Cittadini di Neoneli

Cara Neoneli,

Sono io, Emilie Miller, la vostra scrittrice americana di New York City. Sono in Italia e ancora una volta sono alla ricerca della strada per tornare da voi. Spero di trovare ancora una volta la strada verso il centro. Verso il centro della Sardegna, e forse anche verso il mio. Per ritornare al cuore del cuore. Per scalare le montagne e per ritrovare un senso di prospettiva dopo questo periodo così difficile di pandemia, lockdown e incertezza continua. Il tempo in cui siamo stati tutti tenuti separati.

Sono venuta in Italia forse per riparare alcuni dei pezzi rotti, dopo un anno e mezzo passato quasi sempre da sola a New York.

Dopo essere partita dall’Italia, la devastazione del Covid19 è arrivata, senza pietà, a New York. Siamo stati colpiti duramente e velocemente. Le sirene erano forti e continue. Ognuna portava con sé la consapevolezza che qualcuno stava soffrendo.

La gente ha abbandonato New York, le strade sono diventate vuote e silenziose. Si stima che più di 200 mila persone abbiano lasciato New York all’inizio della pandemia. Nell’edificio dove vivo era rimasto soltanto un vicino di casa.

L’evidenza fisica delle nostre perdite divenne sempre più grande. Abbiamo perso e abbiamo perso. Non c’è stato il tempo per onorare il dolore della nostra città. Per le strade del mio quartiere c’erano camion dell’obitorio. La mia città era sotto assedio. Alle fine di agosto del 2020 erano morti più di 33 mila miei concittadini newyorkesi.

È stata una combinazione sconcertante da sperimentare: la nostra inerzia e la contemporanea rapida perdita di vite preziose.

Un pomeriggio ho camminato per Central Park sotto una pioggia leggera per 45 minuti; ho visto solo altre due persone. Non è stato rilassante, come spesso può esserlo passare un po’ di tempo da soli nella natura. La speciale elettricità di New York proviene da tutte queste persone che stanno insieme per forza, e riempiono questa città con i loro sogni e la loro impazienza. Siamo il cuore inquieto nella città che non dorme mai.

Anche a New York, come in Sardegna, siamo resilienti e indipendenti, ma credo che non basteranno la riapertura dei negozi e dei musei per guarire la nostra enorme perdita. Come si guarisce da questo profondo dolore collettivo?

A volte si vedono le cose chiaramente solo guardando da lontano.

Quando scalerò le vostre montagne in cerca di una prospettiva e tornerò a Neoneli, ci sono alcune costanti che sono sicura di ritrovare:

Neoneli pianificherà e pianterà, letteralmente e metaforicamente, per il futuro. I semi saranno piantati nella terra. Ci sarà un’attesa paziente di crescita. Il prosciutto, la coppa e il salame saranno lasciati appesi, ad acquistare lentamente sapore. L’uva maturerà dalle viti. L’alchimia del sole e dell’acqua, della terra e del tempo. Un giorno diventeranno qualcosa che riempirà i bicchieri sulle tavole delle famiglie e degli amici, per regalare lunghe notti di risate e ricordi. Dopo la mia prima visita a Neoneli, nel 2015, sono state create le Cantine di Neoneli, e i loro vini ora si trovano in tutto il mondo. Come mi avete detto a Neoneli, “niente è impossibile. Con il tempo e la pazienza, si può fare davvero tutto.”

Ora vi state preparando per Festival Licanìas 2021. State raccogliendo tanti elementi potentissimi: parole e storie. Chi scrive le parole e le storie. Chi fa musica. Chi, attraverso l’arte e la cultura, ci permette di IMAGINE un nuovo futuro. E ci aiuta a riflettere sul presente. Per lasciare una traccia di chi siamo, e di chi siamo stati. Anche se intanto gli incendi divampano e il virus continua a diffondersi. Che cos’altro possiamo fare, se non raccontare la storia? E seminare per il futuro, con un’attesa paziente di crescita.

Un’amica mi ha raccontato che a Roma, durante il lockdown, senza più il traffico e il passaggio della gente, piccole piante sono spuntate tra gli antichi sampietrini, in quei passaggi prima occupati.

Di recente ho incontrato un’altra amica romana che ha perso il padre per il Covid19 lo scorso aprile. È mancato due settimane prima della data fissata per la sua prima dose di vaccino. Lei è ancora così giovane. Mentre termina il suo dottorato in restauro di opere d’arte, restaura e conserva importanti opere dell’arte italiana, affinché le generazioni e i secoli a venire possano goderne. Penso a lei che cammina per le strade di Roma, una città dove puoi casualmente passare davanti a mura antiche di quasi 2000 anni, mentre vai a prendere un caffè. Com’è possibile che nella stessa città dove le cose sopravvivono per migliaia di anni, tuo padre –il fondamento del tuo cuore, della tua famiglia e della tua vita – che hai amato e che avresti avuto bisogno di avere accanto per migliaia di anni, possa un giorno improvvisamente scomparire.

Non ho una risposta. Ma che cos’altro possiamo fare, se non raccontare le storie di chi non ha avuto il tempo per raccontare la propria? Le storie sono importanti perché le persone sono importanti. Che cos’altro possiamo fare, se non prenderci cura gli uni degli altri, e prenderci cura del posto che chiamiamo casa? Ospitalità.

Per la gente di Sardegna i gesti di ospitalità sono naturali, normali, semplici. A Neoneli, l’ospitalità, il far sentire le persone importanti, è automatico e fondamentale, come respirare. Penso sempre di più, specialmente in questi tempi così difficili di pandemia, che questi gesti di generosità e ospitalità siano i fili che tengono insieme tutti i pezzi rotti del mondo.

Nel mio libro su Neoneli ho raccontato che “I giovani lasciano spesso Neoneli… Sentono il bisogno di confrontarsi col resto del mondo: ma dopo un po’ desiderano fortemente di tornare. È come se a Neoneli fossero legati da un misterioso cordone ombelicale dell’anima.”

E posso confermare che è la verità. Voglio tornare. E spero di rivedervi presto, quando potremo riunirci tutti insieme in sicurezza. Fino ad allora, io farò Imagine:

Festival Licanìas! Auguri! La potenza e la magia della gente che si riunisce per sognare.

Le vostre storie raccontate fino a notte fonda davanti a un calice di ottimo vino.

E il vostro seminare per il futuro, perché anche le prossime generazioni possano fare lo stesso.


Traduzione dall’inglese all’italiano Alessandro Notarpietro